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Inaspettata iniziazione 2


di cuckold211
27.02.2021    |    8.025    |    6 9.9
"Io reagisco un po' e lui insiste dicendo: "Dai, zoccola, ciuccialo per bene..."
Dopo quella notte di trasgressioni, andammo a letto che ormai era l alba …..verso le 12 fummo svegliati dal suono del telefono; erano i nostri amici che chiedevano che fine avessimo fatto.
Il mio fidanzato risponde che siamo a letto e che ci saremmo visti nel pomeriggio in spiaggia; avendo sentito lui che parlava. mi sono svegliata, mi sono alzata dal letto nuda, con solo il perizoma, e sono andata in bagno a far pipì.
Al mio ritorno in camera, il fidanzato mi aspettava a letto con il cazzo durissimo e io mi sono fiondata subito a leccarlo e ciucciarlo, mentre lui mi diceva parolacce tipo "pompinara", "troia", ripensando a come mi ero fatta scopare da quello sconosciuto sotto i suoi occhi.
Disse che voleva rivedermi ancora alle prese con un altro maschio; le sue parole mi eccitarono tantissimo e scopammo, ripensando sia alla situazione appena vissuta, che a quelle che avremmo potuto vivere in futuro.
Ormai avevo perso ogni sorta di inibizione; mi sentivo eccitata, vogliosa, cosi dopo esserci sfogati, ci facciamo una doccia e ci prepariamo per uscire e raggiungere gli amici in spiaggia.
Al nostro arrivo, tante battutine e risate su dove eravamo finiti.
Il pomeriggio passa piacevolmente tra bagni, sole e giochi vari; arriva la sera e ci prepariamo: io mi agghindo molto sexy con mini abito, tacco alto, trucco e andiamo a cena. Saremmo dovuti rientrare a casa, perché il weekend era finito; eravamo soli perché gli amici erano già partiti e, quindi, arrivati al ristorante, il cameriere, un ragazzo molto carino, ci fa subito accomodare.
Essendo domenica sera, il locale non aveva molti avventori, per cui si dedicò completamente a noi.
Noto che non mi toglie gli occhi di dosso, mi guarda insistentemente e io, allora, inizio a fare la civettuola. Il mio abitino ha una scollatura molto ampia e, non indossando il reggiseno, guardando di lato, erano visibili le tette e notavo che lui non si faceva nessuna remora nel rimirarmi.
Il mio fidanzato se ne era accorto e faceva finta di nulla; sapevo che era molto eccitato per la situazione e, così, gli dico:
"Amo', vado in bagno" ricevendo un sorrisetto da malandrino.
Mi alzo e prendo a camminare ancheggiando, quasi sculettando, mentre il ticchettio dei tacchi creava un'atmosfera di seduzione tutt'intorno.
Mi sentivo molti occhi addosso e la cosa mi eccitava tantissimo.
Giunta in bagno, inizio con il sistemarmi il trucco; in realtà quello mio non era per niente dettato da un bisogno fisiologico, quanto un pretesto per farmi notare.
Mi tiro un po' su l'abitino di qualche centimetro: volevo mi guardassero ancora di più ed eccitarsi come stava succedendo a me.
La situazione mi eccitava da morire: mostrarmi così spudorata sotto gli occhi del mio fidanzato era per me di una provocazione unica.
Ritorno al tavolo e trovo il cameriere che serve le portate; mi siedo e il mio fidanzato non può far a meno di dirmi:
"Cazzo, quanto sei eccitante! Ho il cazzo che mi sta scoppiando".
Il cameriere, ormai, non si muoveva più dal nostro tavolo; ad un certo punto, dopo tanto stuzzicarci, il fidanzato mi dice:
"Perché non gli metti il tuo perizoma inzuppato, qui sul tavolo, quasi come "una mancia" per lui?" Avevamo finito di cenare ed io, ormai eccitata, non ci penso su un solo attimo. Ritorno in bagno, me lo sfilo e rientro al tavolo, stavolta ancora più eccitata dalla nostra complice provocazione.
Finimmo di sorseggiare il nostro bicchiere e ci alzammo; lasciai il perizoma vicino al tovagliolo ed andammo alla cassa, sempre seguiti da lui, che volle offrirci un liquorino. Salutando, uscimmo e noi lo osservammo eccitati dalla faccia che fece quando, sparecchiando il tavolo, trovò il mio perizoma, lasciatogli in regalo.
La nostra serata prosegue; nel frattempo, ci eravamo sentiti gli amici che erano partiti parecchio prima e ci informavano che erano rimasti imbottigliati nel traffico.
Cosi il mio fidanzato propose:
"Rimandiamo la partenza; ci conviene rientrare domani mattina, per evitare il traffico". Erano circa le 22.00 e decidemmo di trovare un locale, dove passare la serata a divertirci; andammo in un discobar, con una piccola zona destinata al ballo; facevano latino americano, che io adoro e cosi prendo a dimenarmi da sola, quando vengo affiancata da un ragazzo; il mio fidanzato mi osserva seduto ad un tavolo, perché a lui non piace questo genere di ballo; la situazione, ben presto, iniziò a divenire travolgente: ero sempre più provocante nel ballare, avvertivo il contatto fisico con questo ragazzo e la situazione mi eccitava ancor più.
Il mio fidanzato mi guardava e, certamente, era eccitato almeno quanto me.
Ero coinvolta all'inverosimile, perché avvertivo, ormai, le mani dello sconosciuto sul culo ed io, sfrontatamente, lasciavo fare; ci strusciavamo l'una sull'altro, sentivo premere la sua erezione sulla mia coscia, fin quando non prende a baciarmi sul collo.
Io, ormai in estasi, mi lascio fare pian piano; mi ha potato in una zona della sala più riparata, ed iniziamo a limonare. Mi mette le mani ovunque, fino ad arrivare alla figa e, lì, si accorge che non indosso gli slip, e gli sfugge di dire:
"Tu guarda... questa zoccola non solo si lascia fare con il fidanzato che la guarda, ma è pure senza slip"... allora mi mette le dita in bocca per farmi sentire quanto sono bagnata, guida la mia mano sul suo cazzo e dice:
"Voglio che me lo prendi in bocca" e mi porta sul retro, in un corridoio poco illuminato.
Mi inginocchio subito e prendo a ciucciare: è molto grosso e, dopo le prime ingoiate, mi regge la testa, imprimendo il ritmo; me lo infila tutto, fin quasi a farmi venire conati di vomito.
Io reagisco un po' e lui insiste dicendo:
"Dai, zoccola, ciuccialo per bene... fammi vedere quanto sei brava - e continua così sempre più eccitato, fino a quando dice - voglio rimandarti dal tuo uomo, con la bocca piena di sborra, cosi impara a farti ballare con gli sconosciuti".
E' un attimo e sento un getto potente che mi riempie la bocca, ingoio tutto ed aggiunge: "Puliscilo bene, il mio cazzo", dopo di che se ne va, lasciandomi lì.
Mi tiro su e, con le gambe tremanti, ritorno dal mio fidanzato che, nel vedermi, mi chiede: "Dove ti ha portato quel porco?" ed io, senza parlare, lo bacio in bocca.
Dopo una lunga pomiciata, mi dice: "Ti amo... sai quanto vero?", continuiamo a bere qualcosa seduti su un divanetto, mentre io faccio di tutto per coprirmi, perché sono sempre senza slip; lui si accorge delle mie manovre e dice:
"Mi stai facendo impazzire! - ed aggiunge - dai... usciamo da qui: mi è venuta una certa voglia e, a star qui a guardarti come sei scosciata e, per di più, immaginare cosa hai potuto fare con quel ragazzo, mi ha portato la libidine alle stelle".
Così usciamo e ci avviamo sul lungo mare, ormai deserto data l'ora.
Ci risolviamo ad entrare in un lido e sistemarci su un lettino a fare sessoooo…………..


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